VIA MEGALOMAN
Nome via: MEGALOMAN
Prima salita e data: G.C. Grassi, A. Morittu; 11/1989
Richiodatori e data: L. Brunati, F. Cappellini, L. Enrico, M. Enrico ; 17–25/08/2024
Esposizione: est
Lunghezza: 70m
Scala proteggibilità; grado max e obbl: I/RS1 ; 7a+ – 6a+ obbl.
Materiale in posto: 40 spit-fix comprese le soste
Materiale occorrente: 12 rinvii. Corde 50m.
in VERDE “MEGALOMAN” in rosso “Sogniamo sapendo di sognare”
Note con breve descrizione: via sportiva completamente richiodata a spit-fix. La scalata è molto bella e presenta alcune sezioni difficili soprattutto da superare in libera a vista. Consigliabile scaldarsi sul primo tiro della vicina “Sogniamo sapendo di sognare”, tanto le soste sono vicine. La prima libera del primo tiro è stata fatta da Fabio Cappellini il 17 agosto 2024. Gli spit-roc e i chiodi originali di Grassi erano di colore azzurro.
F. Cappellini su L1
Avvicinamento
Da Forno Alpi Graie percorrere la strada che porta al Santuario di Nostra Signora di Loreto e parcheggiare in prossimità del bivio con il Vallone di Sea (cartello con divieto di transito). Continuare fino in località “Porte di Sea” dove la strada di servizio dell’acquedotto continuerebbe oltre il guado del torrente. Seguire invece il segnavia n. 308, superare il balconcino roccioso del Passet e continuare fino al culmine della scialeri, la scala di pietra che raggiunge l’inizio del pianoro del Massiet. Qui, un cartello di legno segnala l’accesso alla “Torre di Gandalf il mago”, al “Droide” (ben visibile) e alla “Reggia dei Lapiti”. Salire lo zoccolo lungo una traccia con ometti, piuttosto ripida, e raggiungere la base della “Torre”. Traversare quindi a sinistra fino a oltrepassare l’arto sinistro del “Droide”. La via attacca a destra di “Sogniamo sapendo di sognare” (richiodata a spit-fix) e a sinistra di “Macendonspit”, riconoscibile per i chiodi a pressione gialli. Il primo tiro, dopo un primo muro verticale biancastro, supera un marcato e inconfondibile tetto inciso da una V (45’ da Forno Alpi Graie).
Ardui movimenti
Breve descrizione lunghezza per lunghezza
L1-salire il primo muro biancastro a tacche (6b+) fino alla V che dà accesso alla strozzatura che permette di uscire dal tetto. Qui si concentrano le maggiori difficoltà dovendo salire la V con difficili movimenti in compressione sul liscio bordo dello spigolo oppure con un incastro di gomito-spalla (molto consigliati i guantini), un provvidenziale buco rovescio sotto al tetto permette di ristabilirsi prima della strozzatura (7a+). Superata questa le difficoltà diminuiscono ma la scalata è ancora molto bella (6b). Sosta su una buona cengia di blocchi. Difficoltà massima 7a+
L.Enrico prima della difficile V
L2-salire sul castello roccioso a destra della sosta e passare il tettino su buone prese. Spostarsi quindi verso sinistra fino in un diedrino cieco che si supera con un primo difficile ribaltamento, dopo una serie di tacche migliori l’uscita in sosta presenta un altro difficile ristabilimento. Difficoltà 6c+
L3-a destra della sosta su buone prese poi dritti e quindi traverso a destra su difficile cornice. Al termine di questa un passo ancora delicato permette di proseguire direttamente fino alla sosta (l’originale traversava verso destra su “Elementare Watson”). Difficoltà 6b+
Discesa
Con due doppie sulla via
Vicina a questa via si trova “SOGNIAMO SAPENDO DI SOGNARE” riattrezzata sempre nell’estate 2024
Vallone di Sea – Reggia dei Lapiti – via Sogniamo sapendo di sognare vs. 2024