Vallone di Sea – Specchio di Iside – via La Chioma di Berenice + Antropizzazione Catenizzante

19 Lug 2021 | Aggiornamenti della Guida, Arrampicata

Sono state richiodate e in parte riviste le via “La Chioma di Berenice” e “Antropizzazione Catenizzante”, la loro logica combinazione permette di concatenare la parte bassa del settore sinistro dello Specchio con la parte alta.

in rosso la via “La Chioma di Berenice” (tratteggiato sul primo tiro il tracciato originale) sulla parte bassa e “Antropizzazione Catenizzante” su quella alta, in azzurro la via “Robinson”, in verde “Climber Ali di Legno”, in giallo “Vuoto Cosmico”.

 

LA CHIOMA DI BERENICE + ANTROPIZZAZIONE CATENIZZANTE

Nome via: LA CHIOMA DI BERENICE vs 2021

Prima salita e data: E. Bonfanti, G.C. Grassi, A. Morittu ; 02/09/1990

Richiodatori eventuali e data:  L. Enrico, M. Enrico ; 12/06 e 18/07/2021

Esposizione: ovest

Lunghezza: 80 m

Scala proteggibilità; grado max e obbl: I/RS2 ; 6c+ max – 6a+ obbl

Materiale in posto:  spit-fix e spit-roc (colore rosso) sull’originale

Materiale occorrente: 12 rinvii, una serie friend BD dal n°0.3 al n°3, un paio di microfriend n°00 e 000  utile. Corde 60 m.

Note con breve descrizione: durante la riattrezzatura il tracciato è stato in parte rivisto e sono state eliminate le difficoltà di moschettonaggio che erano presenti. La prima lunghezza originale (dove veniva dato il grado di 7a+) tuttavia non è stata richiodata, preferendo invece salire il più logico ed estetico diedro fessurato. Oltre la cengia è stato aggiunto un tiro, descritto nella relazione di “Antropizzazione Catenizzante”, che diventa il logico prolungamento, oltre la cengia mediana, della via. Per la Chioma i friend servono sul primo tiro e sul terzo è necessario un n°1 BD ed eventualmente un n°00 BD. Per il resto interamente chiodata a spit-fix.

Avvicinamento

Da Forno Alpi Graie percorrere la strada che porta al Santuario della Madonna Nera e parcheggiare in prossimità del bivio con il Vallone di Sea. Seguire la strada sterrata fino al suo termine, non proseguire sul sentiero ma guadare il torrente Stura riprendendo dalla riva opposta la strada che porta alle prese dell’acquedotto. Giunti alle costruzioni risalire la pietraia alla loro destra seguendo diversi ometti, quando la pietraia si esaurisce seguire ancora il sentierino in salita e prima che svolti verso la parete principale prendere una traccia a sinistra che in pochi minuti porta al settore sinistro. (attacco a quota 1600 m circa, 400m di dislivello, 50’ circa). Si giunge a un grande masso tavolare sotto al bellissimo diedro di Gollum, dove ci si può cambiare. Dal masso, faccia a monte, spostarsi verso sinistra, superare l’attacco di “Luna calante 2016” e, senza scendere verso la parte più bassa della parete dove parte la via “Robinson 2017”, attaccare subito a sinistra della sorgente nel grande diedro inclinato ben visibile (spit-fix e vecchio spit-roc di colore rosso).

Breve descrizione lunghezza per lunghezza

L1-tiro parzialmente nuovo 2021-salire nel diedro fino a uno spit-roc rosso da dove la via originale traversa a destra in placca. Salire invece al successivo spit-fix e seguire tutto il diedro fessurato che oppone le maggiori difficoltà nella traversata a destra sotto al tetto, al termine del quale ci si ricongiunge all’originale (nut incastrato e spit-roc rosso). Grado 6c+ .

L2-salire sul pulpito a sinistra e superare la bella placca e poi il successivo muretto (spit-fix e un chiodo) fino alla sosta in comune con la via Robinson. Qui è possibile fermarsi (S1 bis) ma vista la brevità del tiro si consiglia di proseguire per il successivo muro (spit-fix) fino alla S2. Grado 6b.

L3-dalla sosta a sinistra e poi dritti con bella arrampicata fino alla cengia mediana. Grado 6a+.

Da qui risalire brevemente la cengia mediana per erba e roccette fino al pulpito sulla cui estremità sinistra si trovano gli spit-fix di “Climber Ali di Legno” mentre su quella destra gli spit-fix del nuovo tiro che permette la continuazione su Antropizzazione.

 

Nome via: ANTROPIZZAZIONE CATENIZZANTE vs 2021

Prima salita e data: G.C. Grassi, R. Isaia, E. Peirano ; 26/05/1983

Richiodatori eventuali e data:  L. Enrico, M. Enrico ; 23/07/2021

Esposizione: ovest

Lunghezza: 120 m

Scala proteggibilità; grado max e obbl: I/RS2 ; 7a max e tratti N.L. – 6a obbl

Materiale in posto:  spit-fix

Materiale occorrente: 12 rinvii, una serie friend BD dal n°0.4 al n°3. Corde 60 m.

Note con breve descrizione: la via è caratterizzata dalla lunga fessura diagonale che taglia la grande placconata e conduce sul limite degli strapiombi che delimitano il settore sinistro dello Specchio. Più che di fessura si può però parlare di ruga, almeno per metà della sua lunghezza. Su tutto questo tratto permane l’A1, nonostante la richiodatura a spit-fix. La via è la logica continuazione di “La Chioma di Berenice” che supera solo la parte inferiore del settore. Un bel tiro nuovo, chiodato durante il riattrezzamento della Chioma, a partire dal cengione mediano rende la combinazione più interessante e continua.

Avvicinamento

Usciti sulla cengia mediana tramite la via “La Chioma di Berenice” ci si porta alla base del pulpito sulla cui estremità destra si vedono gli spit-fix del nuovo tiro.

Breve descrizione lunghezza per lunghezza

L1-tiro nuovo 2021- parte quasi sul filo dello spigolo di destra del pulpito (spit-fix) e permette di arrivare alla sosta di “Vuoto Cosmico”. Prima breve fessura, poi verso lo spigolo di destra e quindi a sinistra in placca con un paio di passi delicati. Grado 6b+.

L2-tiro parzialmente nuovo 2021 – “Vuoto Cosmico” prosegue nei diedri a destra, si sale invece la bella lama sopra la sosta, alla fine della quale si traversa sulla placca verso sinistra, riprendendo il percorso originale. Si sale il muro fino alla vecchia sosta della via “Baima Bertoldo Casalegno”, la si tralascia e si sale a destra verso lo spigolo ribaltandosi in una zona di blocchi. Facilmente si arriva in sosta. Grado 6b.

L3-dopo i primi metri più facili un ribaltamento conduce nel diedro privo di fessurazione. Lo si sale sfruttando qualche tacca e le due pareti che lo delimitano. Verso l’uscita lo spigolo di sinistra si rivela risolutivo. Grado 7a.

L4-seguire tutta la vaga fessura-ruga che taglia la grande placconata verso destra. Per la prima metà la riuscita in libera appare ardua ma probabilmente fattibile. La seconda metà invece diventa più scalabile con passaggi su fessure via via migliori. Grado proposto: prima metà A1, seconda metà sul 6a.

Da qui è ancora possibile fare il breve tiro originale (4a) che si ricongiunge a “Vuoto Cosmico” e sale, piegando verso sinistra, alla sosta di questa via. Si consiglia tuttavia di calarsi da S4.

Discesa

Con una doppia lunga e molto aerea si arriva alla S1 della via “Chiquita”, da qui con una seconda breve calata alla cengia. Per calarsi dal primo salto usare la doppia di “Luna Calante”.

 

 

 

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