Il sentiero Motti

8 Dic 2023 | Escursionismo, News & Articoli

IL SENTIERO MOTTI

 

 

Note

Bellissimo anello dedicato all’alpinista Gian Piero Motti.

Recentemente ripulito e sistemato a cura del volontari del CAI.

i volontari del CAI in partenza per ripristinare il sentiero

 

Dislivello: 750m D+

Lunghezza: 9,5 km

Difficoltà: EE

Segnavia: SM, 322, 323, 323A

Località di partenza: Alboni (Groscavallo), 1384m

 

Avvicinamento

Da Pialpetta di Groscavallo seguire le indicazioni per Alboni che si raggiunge con circa 4 km di stretta strada asfaltata. Attenzione: In estate, soprattutto sabato e domenica, difficile trovare parcheggio; si può lasciare l’auto lungo la strada prima di entrare nella borgata dove ci sono alcuni slarghi.

marcatura del sentiero

 

Descrizione

Dalla fine della strada, seguire le indicazioni del sentiero 322 per La Mea, Laghi di Unghiasse ecc. In breve si raggiunge la frazione Campo della Losa di Mezzo dove si incrocia uno sterrato. Subito dopo le case il sentiero si stacca a sinistra consentendo di tagliare un tornante. Raggiunto nuovamente lo sterrato si imbocca a sinistra (frecce segnavia) un bel sentiero nel bosco di faggi.

Raggiunte le baite di Benne (20 min), ci si reimmette sullo sterrato che si segue fino ad un tornante in prossimità della borgata La Mea (15min). Lasciato lo sterrato si continua sul sentiero che passa vicino alle case e continua verso E. Dopo aver attraversato La Fogi e Biollè, trascurando un paio di deviazioni che scendono verso Bonzo e Breno, si arriva al bivio La Frassa–Crot (frecce segnavia, 45min). Consigliata una deviazione di 10 minuti sul sentiero di destra con cui si arriva a La Frassa (1601m) con la sua graziosa cappella a strapiombo sulla valle.

Tornati al bivio si prende il sentiero  che sale nel bosco per raggiungere il Crot inferiore (1769m, 20min). Poco prima di quest’alpeggio, quando si esce dal bosco, prestare attenzione ai bolli bianco-rossi, in quanto le numerose tracce di bestiame possono confondere. Comunque appena si inizia a salire nei prati si vede poco più alto l’alpeggio che bisogna raggiungere. Oltre al bel panorama si osservi anche la maestria con cui sono state realizzate le baite.

Si svolta a sinistra passando dietro la grande vasca abbeveratoio e si sale su sentiero ripido e malagevole per sbucare in pochi minuti sulla dorsale sottostante il Crot superiore (1829m, 15min). Raggiunto quest’ultimo alpeggio, ci si sposta verso destra per attraversare un passaggio in un muretto di pietra. Da qui (frecce segnavia) si percorre la dorsale fino ad un gias isolato con caratteristica vasca circolare per il letame, dove si svolta verso sinistra (Ovest) fino a raggiungere l’alpe Le Combe (1968m, 20min).

Qui inizia la parte più impegnativa del percorso (EE): pur mantenendosi su una quota media di 2000m, senza salite faticose ma con molti saliscendi, si attraversano pendii piuttosto ripidi su una traccia dal fondo sconnesso e disagevole. Continuando sempre verso Ovest e poi Nord-Ovest si passa vicino alla baita diroccata dell’Alpe Malatret (1960m, 20min). Una ultima salita permette di raggiungere un colletto con un enorme ometto, che è il punto più alto del percorso (2050m), da cui si gode di uno splendido panorama sul Vallone di Unghiasse e sul sottostante Piano delle Riane.

Sempre seguendo l’esile traccia si prosegue in direzione NO perdendo leggermente quota e avendo alla propria sinistra il Piano delle Riane. Raggiunto il bivio con il sentiero 323 per i laghi di Unghiasse (1986m, frecce segnavia, 30min), si svolta a sinistra verso Sud, in discesa,  fino a raggiungere l’ampio e bellissimo Piano (1773m, 20min). Dalle Riane, dopo aver attraversato il Rio Unghiasse su un enorme lastrone spezzato, si arriva in breve ad una zona pianeggiante, un tempo paludosa, che si attraversa con un caratteristico “viadotto”.

Si ricomincia a scendere tra larici e abeti, fiancheggiando uno sperone roccioso, fino all’Alpe Vaccheria (1630m, 20min) dove si incontra una sterrata; la si segue in discesa (sinistra), ma, subito dopo un doppio tornante, si stacca a destra il sentiero per Benne, Alboni (frecce segnavia) che con un bel percorso nel bosco, ci riporta sullo sterrato percorso all’andata poco prima di Benne (10min). Da qui in breve si ritorna ad Alboni con lo stesso percorso dell’andata (15min, totale 4h 10min).

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