Vallone di Sea – Parete dei Titani – via dell’Addio vs. 2022

17 Ago 2022 | Aggiornamenti della Guida, Arrampicata, News & Articoli

Via dell’Addio vs. 2022

 

Parete: Titani

Prima salita e data: U. Manera, I. Meneghin, F. Ribetti, G. Ribotto ; 26/06/1983

Richiodatori e data: L. Brunati, V. Cimolin, L. Enrico, M. Enrico, S. Olivetti il 05-14-16/08/2022. Da segnalare due precedenti restyling parziali. Il 23/07/2004 M. Blatto e R. Rivelli sistemarono i primi 4 tiri (spit marca “Faders”) e aprirono la “Variante della Clessidra” al quarto tiro e nel luglio 2011 sempre M. Blatto con S. Fedrigo realizzò la “Variante d’attacco” al primo tiro.

Esposizione: ovest

Lunghezza: 350 m

Scala proteggibilità; grado max e obbl: I/RS2 ; 6a+ max (6c nel caso si voglia seguire la “Variante della Clessidra”) – 5c obbl

Materiale in posto:  53 spit-fix comprese le soste, 3 chiodi, 2 friend incastrati

Materiale occorrente: 10 rinvii, una serie friend BD dal n°0.2 al n°4, un paio di TCU, eventualmente qualche nut. Per chi si vuole proteggere molto si consiglia di raddoppiare qualche misura media dei friend. Corde 60 m.

tracciato vs.2022

Note con breve descrizione:

Nel 1983 Manera, Meneghin, Ribetti e Ribotto aprirono questa via, chiamandola “Via dell’Addio” in ricordo di Gian Piero Motti, a pochi giorni dalla sua prematura scomparsa. Tra il 2004 e il 2011 fu oggetto di un restyling parziale che tuttavia si arrestò alla fine del primo salto, all’altezza dell’uscita dello “Spigolo dell’Incomunicabilità”. La parte alta cadde nell’oblio e forse solo sporadicamente percorsa. Con il nuovo restauro la via esce in punta alla Parete dei Titani con un percorso in parte rivisto rispetto all’originale ma che conferisce un’eccezionale continuità ed omogeneità alla scalata e alle difficoltà. Ne risulta una via magnifica, sicuramente tra le più belle ed omogenee del Vallone. La via può diventare una grande classica del Vallone e non solo.

M.Enrico sullo spigolo di L4

Avvicinamento

Da Forno Alpi Graie percorrere la strada che porta al Santuario della Madonna Nera e parcheggiare in prossimità del bivio con il Vallone di Sea. Seguire la strada sterrata fino al suo termine, non proseguire sul sentiero ma guadare il torrente Stura riprendendo dalla riva opposta la strada che porta alle prese dell’acquedotto. Giunti alle costruzioni risalire la pietraia alla loro destra seguendo diversi ometti fino ad arrivare alla parete principale, in corrispondenza dell’attacco di “Sogno di Sea”. Seguire allora il sentierino a destra che costeggia la parete fino all’attacco dello “Spigolo dell’incomunicabilità”, superarlo e giungere all’attacco di “Titanic” (cordino con manico rosso di spazzola attaccato al primo dei spit-fix con piastrine artigianali). A sinistra di questo piegare su una rampa erbosa con alberello fino a un piccolo spiazzo sotto un muretto (spit-fix visibile in alto) che adduce a un diedro obliquo da destra a sinistra con larga spaccatura. Attacco a quota 1600m circa, 400m di dislivello, 1h circa.

Breve descrizione lunghezza per lunghezza

L1-Si descrive la “Variante d’attacco” di M. Blatto e S. Fedrigo ; 07/2011. Poco prima dell’attacco di “Titanic” piegare a sinistra su una rampa erbosa con alberello fino a un piccolo spiazzo sotto un muretto (spit-fix visibile in alto). Salirlo e raggiungere a sinistra un diedro con fessura che si risale fino al suo termine. Si vince il muro soprastante e si punta a un diedrino verso sinistra. Lo si sale e per una placca si perviene alla cengia erbosa comune a “Titanic” e “Antiche Sere”. Grado 5c.

L2-Dalla sosta spostarsi a destra e salire il diedro-rampa ascendente da destra a sinistra (spit-fix visibile in alto) che dopo la rampa iniziale piega a destra. Al termine di questo spostarsi a sinistra (si tralascia una sosta formata da uno spit-fix + chiodo probabilmente posizionata nel primo restyling per sdoppiare il tiro) verso una larga spaccatura sormontata da un pilastrino. Da questo superare lo strapiombo verso destra in piena esposizione e proseguire per un sistema di fessure fino in sosta. Bellissimo tiro atletico. Grado 6a.

M.Enrico sulla bellissima L2 

L3-Salire sopra la sosta (il diedro con spit-fix a destra è “Titanic”) fino a un chiodo ad anello e proseguire a sinistra nello stupendo diedro con fessura di dita soprastante da cui si esce in placca (spit-fix) a sinistra su un terrazzino erboso. Grado 6a.

L4-Qui ci sono 3 possibilità. La prima, nella lama a destra sopra la sosta, è il tiro originale gradato A1 (qualche chiodo alla fine, sconsigliato), la seconda è la “Variante della Clessidra” (M. Blatto e R. Rivelli ; 23/07/2004) che si svolge nel diedro quasi cieco davanti alla sosta e oppone difficoltà di 6c per un breve tratto, la terza è la nuova variante aperta in data 16/08/2022 che parte a sinistra della Clessidra. Quest’ultima è la soluzione consigliata in quanto conferisce omogeneità alla via, oltre ad essere un altro bellissimo tiro: attaccare il muretto (spit-fix) e spostarsi verso lo spigolo di sinistra. Lo si risale con alcuni difficili passi e quindi ci si ribalta a sinistra nel sistema di lame e fessure (friend n°3 e 4) che si segue fino alla terrazza di sosta. Grado 6a+.

L,Enrico in apertura sulla variante dello spigolo di L4

L5-Nuovo tiro vs. 2022. Dalla sosta salire il breve risalto a destra per ribaltarsi sulla cengia dove in basso si trova la sosta di calata dello “Spigolo dell’incomunicabilità” (eventuale scappatoia). Proseguire in salita su roccia ed erba (spit-fix visibile) fin contro la placca che forma la faccia destra del diedro della via originale. Risalirla (spit-fix) fino alla sosta. Grado 5c.

L6-Nuovo tiro vs. 2022. Salire nella lama sopra la sosta fino a uno spit-fix (friend n°0.2 e/o TCU) e proseguire verso il soprastante pilastrino che forma una larga fessura (la sosta che si vede tutta a destra è di “Titanic”). Per una bella fessurina (spit-fix in uscita, eventualmente utili i nut o friend piccoli) ci si ribalta sulla cengia erbosa. Grado 5c.

L7-Dritti sopra la sosta per una fessura lama, poi facilmente in sosta (uno spit-fix di passaggio). Tiro breve. Si giunge all’ultima sosta di “Titanic”, sostituita per l’occasione. Come scappatoia è possibile calarsi da questa sosta lungo “Titanic”. Grado 5a.

L8-Si sale la bellissima fessura-spaccatura sinuosa che parte sopra la sosta (un vecchio friend incastrato) uscendo su una breve placca a sinistra (spit-fix) e quindi alla cengia dove si trova la sosta. Grado 5b.

L.Brunati sulla stupenda fessura sinuosa di L8

L9-Nuovo tiro vs. 2022. Invece di seguire la breve lama sopra la sosta (via originale) spostarsi a sinistra e immettersi nel magnifico diedro con larga fessura di fondo (spit-fix visibile, prevedere friend n°4) uscendone alla sua sommità a destra. Sosta su terrazza alla base di una larga ma breve  fessura obliqua. Grado 5c.

L10-Salire in Dülfer la larga fessura (friend n°4) ribaltandosi su dei blocchi all’apparenza appoggiati ma invece nel complesso stabili (usare comunque cautela). Proseguire quindi su terreno articolato per fessure e spaccature fino alla terrazza sotto al salto finale. Sosta in alto a destra. Grado 5c per la fessura iniziale, dopo più facile.

L11-A questo punto la via nella versione 2022 esce nell’evidentissimo ed estetico diedro sopra la sosta, riprendendo l’ultima lunghezza originale del “Problema Irrisolto” (non seguita nel restyling 2018). Salire la lama sbilanciante sopra e a destra della sosta su roccia rossastra (spit-fix al suo termine), quindi seguire il diedro con larga fessura (vecchio friend con fettuccia bianca incastrato al suo inizio) fin contro al tetto, dove muore. Traversare a destra alla base di una bella fessura (spit-fix alla base), con un passo atletico ribaltarsi sul bordo dello strapiombo e seguirla con movimenti ad incastro (friend 0,75). Con difficoltà decrescenti pervenire in sosta, piegando a sinistra. Tiro bellissimo e molto estetico. Fondamentale allungare molto e bene le protezioni nel diedro e prima del traverso sotto al tetto, prevedere friend di diverse misure.  Grado 6a+.

ultima lunghezza

Discesa

Salire sopra la S11 e traversare facilmente a destra su una traccia di sentiero per circa 25m orizzontali fino a una placca di roccia su cui si trova una spit-fix artigianale con piastrina di colore rosso. Da questa ci si può abbassare o a destra (faccia a valle) verso la sosta del “Problema Irrisolto vs. 2018” oppure a sinistra verso quella di “Parassiti Sociali vs. 2018”. Quest’ultima soluzione risulta preferibile in quanto si fanno meno calate e sono più veloci.

Si descrivono comunque entrambe.

Discesa da “Problema Irrisolto vs. 2018”:

Doppia 1 dalla S8 del Problema alla S7 della medesima via.

  • Doppia 2 da S7 a S5.
  • Doppia 3 da S5 dritti fino alla doppia di “Ultimo Imperatore”, sotto alla cengia rocciosa della S4 bis.
  • Doppie 4-5-6-7 su “Ultimo Imperatore”. Si arriva poco sopra l’attacco della via.

 

Discesa da “Parassiti Sociali vs. 2018”:

  • Doppia 1 dalla S11 di Parassiti alla S9 della medesima via: si scende con una lunga doppia nel vuoto fino sulla sottostante crestina di blocchi frammisti a rododendri. Stare sul suo filo (non scendere verso destra faccia a monte) mirando a una larga piattaforma rocciosa con due evidenti, e visibili dall’alto, macchie di colore chiaro. Attenzione alla lunghezza delle corde.
  • Doppia 2, da S9 a S7. Si scende, sempre faccia a monte, verso destra prima superando il risalto dove corre il tiro, poi una serie di blocchi e infine infilandosi nell’ampio diedro dove passa la via. Si arriva a una comoda cengia erbosa con alcuni alberelli. La sosta si trova a sinistra (faccia a monte).
  • Doppia 3, dritti sulla placca fino alla doppia di “Aqualung” posizionata sotto un piccolo tetto (sosta non visibile dall’alto).
  • Doppia 4, scendere dritti sulla placca fino a una sosta posizionata su un terrazzino alla fine di un diedro strapiombante. Se si hanno corde da 60m è possibile saltare questa sosta e scendere alla sottostante posizionata su una cengia erbosa: in tal caso porre attenzione alla lunghezza delle corde.
  • Doppia 5, a terra. Si arriva poco sopra l’attacco della via.

 

Vai all’articolo di Ugo Manera:

https://www.vallidilanzoinverticale.it/news/addio/

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